Ho scelto di diventare una persona positiva nel 2015.
E se te lo stai chiedendo: sì, adottare una filosofia positiva è una scelta.
Una scelta che va fatta quotidianamente e rinnovata giorno dopo giorno affinché possa divenire parte di noi.
Lascia che ti racconti in che modo è avvenuta la mia trasformazione.
Tutto ha avuto inizio quando mi sono imbattuta nel libro ‘Puoi guarire la tua vita’ di Louise Hay.
Louise Hay – nel caso in cui ancora non la conoscessi, e credimi, dovresti – è stata la fondatrice del pensiero positivo ed ha aiutato milioni di persone a migliorare la loro vita attraverso i suoi programmi di crescita personale ed i suoi best-seller.
Grazie ai suoi libri e alla sua storia ho acquisito la mia prima ed illuminante consapevolezza secondo cui:
I nostri pensieri creano la nostra realtà.
Quando ho preso coscienza dell’immenso potere che avevo a mia disposizione, ovvero la possibilità di scegliere con quali pensieri alimentare la mia mente ed il mio corpo, è cambiato tutto.
Prima di allora l’idea che avevo nei miei confronti era distorta e limitante, a tal punto da condizionare i miei comportamenti e le mie relazioni.
Inseguito il mio modo di percepire la vita, me stessa, la mia famiglia, il mio ragazzo, i miei amici, era cambiato proprio perché ero io ad essere cambiata.
E se pensi che un cambiamento del genere possa stravolgere la tua vita, sì, lo fa, ma in meglio!
Abbracciare una filosofia positiva è stata la miglior scelta che potessi fare per me stessa e l’impatto che quest’ultima ha avuto è stato così importante da tatuarmelo sulla pelle.
Un promemoria che mi ricorda che, in qualunque momento ed in qualunque situazione, posso scegliere in che direzione dirigere i miei pensieri e, di conseguenza, la mia vita.
In questo articolo voglio condividere con te le piccole e semplici abitudini che ho adottato per diventare la persona positiva che sono oggi.
Quindi inizia da qui.
Inizia scegliendoti.
Inizia coltivando pensieri felici e lasciando andare tutto quello che ti fa star male.
Il cambiamento non è immediato, ci vuole pazienza, costanza e determinazione ma,
Quando il perché é forte, il come si trova sempre.
Allora? Vuoi iniziare questo percorso o interromperlo qui?
La scelta è tua.
Ma, mi raccomando, scegli bene.
Perché le scelte che fai oggi determinano la persona che diventerai.
Il gioco della felicità
Hai mai sentito parlare del gioco della felicità?
Era il gioco preferito da Pollyanna – personaggio tratto da un cartone animato – una bambina di 11 anni rimasta orfana e costretta a vivere con la zia Polly, una signora rigida ed autoritaria per nulla incline alla spensieratezza.
Il gioco è molto semplice: consiste nel trovare qualcosa di positivo in qualsiasi situazione.
Ti consiglio di dedicare 3 minuti del tuo tempo alla visione di questo video in cui Pollyanna stessa ti spiegherà perché valga la pena giocarci.
Lo so.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Ma, credimi, questo gioco funziona anche nelle situazioni più difficili.
Non ci credi?
Ti faccio un esempio:
Qualche anno fa il mio gatto, a soli 2 anni di vita, è venuto a mancare.
Il dolore causato dalla sua perdita è stato fortissimo e ho passato diversi giorni a piangere.
Poi, mi sono ricordata del gioco della felicità.
Mi sono chiesta quale fosse il lato positivo di quella situazione e, che tu ci creda o no, l’ho trovato.
Avevo perso il mio gatto, è vero, ma ho avuto la fortuna di poterlo incontrare, di tenerlo con me, di poterlo coccolare, di poter giocare con lui e di potermene innamorare.
Mica tutti hanno avuto la stessa fortuna che ho avuto io.
E poi, mi ha lasciato Pepe – suo figlio – affinché una parte di lui potesse essere sempre con me.
Ho preferito essere grata per tutto quello che ho avuto piuttosto che essere triste per quello che avevo perso.
Per cui, quando ti troverai ad affrontare una situazione difficile, prova a porti queste due semplici domande:
- Che cosa posso imparare da questa situazione?
- Per che cosa posso sentirmi grato/a?
Sono certa che i problemi nella tua vita non mancano, è nell’ordine naturale delle cose, approfitta di loro per allenarti a questo gioco.
Vedrai che dopo averlo fatto 1,2,3 volte ti verrà naturale e se ti va, puoi giocare con i tuoi amici, con il tuo/a ragazzo/a o con la tua famiglia.
Diario della gratitudine
La gratitudine è un sentimento che va a braccetto con la positività.
Sentirsi grati, e praticare la gratitudine, ti permette di approcciarti alla vita e a tutto ciò che ne deriva con un profondo senso di beatitudine ed abbondanza.
Non solo.
Ti permette di porre l’attenzione su quello che già c’è nella tua vita anziché concentrarti su quello che ti manca.
Quante volte infatti pensiamo ai soldi che non abbiamo, alla casa che non abbiamo, alla macchina che non abbiamo?
Tantissime.
E quante volte pensiamo alla fortuna che abbiamo nello svegliarci ogni mattina, nell’avere un lavoro, nell’avere un tetto sopra la testa, nell’avere scorte infinite di acqua?
Pochissime.
Ecco perché praticare la gratitudine ci porta da uno stato di insoddisfazione continua ad uno stato di soddisfazione.
Ma non solo, i benefici della gratitudine sono innumerevoli tant’è che diversi studi hanno appurato gli svariati vantaggi derivati da questa pratica.
Eccone solo alcuni:
- Aumenta il livello di felicità
- Diminuisce lo stress e l’ansia
- Accresce l’autostima
- Migliora le relazioni con gli altri
Non c’è quindi ragione o scusa alcuna che ti impedisca di trasformare questa pratica nella tua abitudine quotidiana.
Per farlo non ti servirà altro che un quaderno in cui riportare ogni giorno – preferibilmente la mattina così da iniziare la giornata sentendoti positivo/a e soddisfatto/a – tre cose per cui sei grato/a e perché.
Non è necessario scrivere grandi cose, anzi, il segreto sta proprio nelle piccole cose.
Eccoti un esempio:
- Sono grata per avere internet perché mi permette di poter accedere ad un sacco di informazioni
- Sono grata di poter avere l’acqua calda perché io possa concedermi una bella doccia calda ogni sera
- Sono grata di saper leggere perché mi permette di scoprire nuovi mondi ed accrescere le mie conoscenze
Semplice, veloce, ma super efficace!
Affermazioni
Le affermazioni sono una tecnica creata ed ideata proprio da Louise Hay.
Che cosa sono?
Nient’altro che delle frasi che, inconsciamente, continuiamo a ripetere ad alta voce o nella nostra mente.
Possono essere negative – sono un’incapace – oppure positive – ho la capacità di raggiungere i miei obiettivi – come ho già detto, sta a te divenire consapevole dei pensieri che occupano la tua mente e, allo stesso tempo, renderti responsabile di formulare dei pensieri positivi e costruttivi.
Sia che pensi di farcela o non farcela avrai comunque ragione – Henry Ford –
Tutti i pensieri che formuliamo e tutto quello che ci raccontiamo ha un’influenza diretta su di noi, sul nostro umore e su ogni area della nostra vita (salute, felicità, lavoro, relazioni).
Se non scegliamo consapevolmente le affermazioni che utilizziamo nel nostro dialogo interno non faremo altro che affliggerci con parole depotenzianti costringendoci così a rivivere paure, insicurezze ed esperienze negative del passato.
Per fare in modo che il nostro subconscio possa essere condizionato positivamente occorre ripetere le affermazioni diverse volte nell’arco della giornata.
In questo modo la nostra mente inizierà a credere a ciò che gli dite e ad agire di conseguenza.
Ricorda questo principio fondamentale: la tua mente non distingue ciò che è reale da ciò che non lo è.
Quindi, utilizza questa sua debolezza a tuo vantaggio! 🙂
Ti lascio un video in cui vengono riportate delle affermazioni positive da ripetere ogni mattina.
Il tutto richiede solo 5 minuti del tuo tempo e puoi solo ascoltarle – il tuo subconscio verrà condizionato ugualmente – o ripeterle ad alta voce, magari mentre ti prepari per andare al lavoro o mentre sei in macchina.
Meditazione
La meditazione è un altro incredibile strumento che ha la capacità di placare la confusione e lo stress che popola la nostra mente.
In che modo questo ha a che fare con l’essere una persona positiva?
Beh, l’essere consapevoli del proprio corpo, del proprio respiro e del momento presente ha la capacità di abbassare la pressione sanguigna ed aumentare l’attività cerebrale, riducendo così il livello di stress e di pensieri negativi.
Quindi non solo fa bene all’anima, ma anche alla mente che, come detto nel capitolo precedente, è costantemente assediata da pensieri depotenzianti e angoscianti.
Al contrario di quanto si pensi la meditazione non si limita al semplice stare seduti, respirare e allontanare i pensieri.
O meglio, anche, ma non solo.
Esiste infatti la meditazione guidata – personalmente la mia preferita – che consiste nel farsi guidare da una voce esterna.
Ne puoi trovare diverse, a seconda del beneficio che vuoi ottenere: per dormire, per combattere la tristezza, per la gratitudine, per la mattina, etc.
L’aspetto che più amo di questa pratica è che non occorre che tu faccia nulla, devi semplicemente lasciarti guidare, e il resto verrà da se.
Ti lascio due diverse meditazioni guidate così che tu possa iniziare a mettere in pratica questa sana ed ottima abitudine.
È il tuo turno
Mi auguro che questo articolo possa averti coinvolto ed ispirato a voler divenire una persona positiva.
Condividi insieme a me quali fra queste abitudini intendi provare e quali azioni intendi mettere in atto d’ora in avanti per diventare la versione migliore di te.
E se leggerai il libro di Louise Hay – te lo consiglio vivamente – fammi sapere se ha avuto su di te lo stesso impatto che ha avuto su di me.
E ricorda: scegli i tuoi pensieri con cura, sempre.
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